Parma, città creativa per la gastronomia

Storia, arte, cultura, gastronomia e sapienza organizzativa hanno fatto della bella città emiliana un grande esempio da imitare.

Poco più di un anno fa, dopo molti anni di severo impegno delle istituzioni locali e regionali, la città di Parma è stata dichiarata dall'Unesco "città creativa per la gastronomia" ed era la prima volta che una città italiana riusciva a ottenere questo importante riconoscimento internazionale.
 
La prestigiosa qualifica, giunta qualche mese prima dell’apertura della grande fiera Expo di Milano, successo per la stessa città e per l’Italia intera, è stata il riconoscimento da parte di una importante organizzazione dell’ONU, qual è l’Unesco, “che il cibo, come ebbe a dichiarare il Ministro delle Politiche agricole e forestali Maurizio Martina, non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo".
 
Parma, d’altronde, per una sua specifica vocazione, sostenuta da un impegno ininterrotto, merita appieno questo riconoscimento e non solo perché la locale Università ha un prestigioso corso di Laurea in Scienze Gastronomiche e perché nella sua provincia ha, nella Reggia di Colorino, il più autorevole centro di alta formazione per operatori di cucina a livello internazionale, l’ormai celeberrima ALMA. Parma è anche il nome che qualifica due straordinari prodotti agroalimentari: il formaggio Parmigiano-Reggiano e il Prosciutto di Parma e poi ancora il Culatello di Zibello, che ha nell’Antica Corte Pallavicina dei fratelli Spigaroli il luogo più significativo. Come la Corte Pallavicina appena citata, non mancano in città e nel territorio d’attorno ristoranti importanti dove i prodotti locali sono trasformati in eccellenti delizie gastronomiche, nel rispetto dell’identità d’una terra famosa nel mondo.
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Manifestazioni gastronomiche

Fra gli eventi che interessano il settore agroalimentare – come Cibus (9-12 maggio 2016) e Cibus Tec (25-28 ottobre 2016) – a Parma c’è anche il Campionato Mondiale della Pizza (11-13 aprile) 2016), a significare la capacità di attrazione di questa straordinaria città che ha nel territorio circostante alcune fra le più qualificate industrie Manifestazioni gastronomiche agroalimentari italiane. Già in anni passati questa rivista si è soffermata a illustrare i prodotti e le industrie agroalimentari di Parma e della sua provincia, e qui merita ricordare come a Parma abbia sede l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare - EFSA, acronimo di European Food Safety Authority. Si tratta di un’Agenzia dell’Unione Europea istituita nel gennaio del 2002 con lo scopo di fornire consulenza scientifica e una comunicazione efficace in materia di rischi, esistenti ed emergenti, associati alla catena alimentare. Parma ha dunque tutti i titoli per essere considerata una delle più importanti capitali europee dell’agroalimentare e della gastronomia.

Turismo gastronomico

In questo mese non scriviamo delle bellezze architettoniche, artistiche, culturali della città di Parma, che sono numerose e in molti casi straordinarie, ma di un modo per conoscere meglio un aspetto fondamentale di questa terra, che è poi quello che ha dato a Parma la possibilità di meritarsi il titolo di città creativa per la gastronomia. L’eccellenza dei prodotti enogastronomici ha portato, infatti, nel corso del tempo alla creazione di itinerari del gusto, per accompagnare il turista più curioso nei territori di produzione ed ecco allora la Strada del Culatello, la Strada del Prosciutto e dei Vini dei colli, o, ancora, tra gli splendidi boschi dell’Appennino, la Strada del Fungo porcino. Sempre nel parmense, chiamato la food valley d’Italia (è detta in inglese ad uso dei turisti stranieri, ma siamo nel cuore dell’Italia), è possibile scoprire secoli di tradizione nella produzione di cibi di altissima qualità attraverso i Musei del cibo: dislocati nei luoghi di produzione della provincia, i quali presentano i segreti e la storia del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto, del Salame, del Pomodoro, della Pasta e del Vino. Nel quadro del Campionato Mondiale della Pizza, volendo vivere un ulteriore giorno meraviglioso, è possibile scoprire cose stupende, introvabili in altre parti del mondo. Anche per questo Parma è diventata la sede più qualificata per questo incontro mondiale dei pizzaioli.
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di Laura Nascimben

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