Il pizzaiolo, l’artigiano a cavallo tra tradizione e innovazione
Il mondo della ristorazione esige professionisti che realizzino ogni portata partendo da zero: vale per il ristorante, ma vale anche per la pizzeria. Si tratta di professionisti e “artigiani”, perché eseguono personalmente ogni passaggio dalla materia prima al piatto ed alla pizza pronti per la tavola. In questo lavoro artigianale vi sono delle importanti differenze. Nella maggioranza delle trattorie e degli alberghi turistici, specie dove si lavora con menù fissi, l’attività è spesso caratterizzata da ripetizione. Portate cioè realizzate con gli stessi ingredienti e completate quasi in modo automatico. Si tratta anche qui di artigianato: in questo caso qui non serve creatività ma capacità realizzativa in tempi brevi. Lo stesso può dirsi delle pizze standard come Margherita, Quattro Stagioni, Marinara. Quanto precede caratterizza la maggioranza di trattorie, ristoranti e pizzerie in Italia e all’estero.
La situazione
In Italia, grazie a prodotti di alta qualità, anche la ristorazione popolare è di buona qualità. Pensiamo alle osterie con cucina, alle trattorie di paese, a quelle specializzate per i lavoratori del trasporto, ai ristoranti degli alberghi turistici per comitive e simili. Pensiamo alle tante pizzerie tradizionali sparse nella Penisola. Qui lavorano cuochi e pizzaioli generalmente in possesso di una sufficiente cultura professionale: perché l’hanno appresa lavorando a fianco di cuochi e bravi pizzaioli. O perché si è cominciati in maniera autonoma. Questo personale conosce la materia prima e le tecniche di lavorazione e si caratterizza per la ripetitività, come impone il mercato.