Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana

Si è conclusa nella serata di mercoledì 6 luglio a Napoli la terza edizione delle Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana, organizzata dall’Associazione Verace Pizza Napoletana con il supporto delle istituzioni del territorio e i suoi sostenitori ufficiali.
L’inaugurazione ufficiale di lunedì 4 luglio, condotta da Veronica Maya, ha visto la partecipazione di rappresentanti della Regione Campania e del Comune di Napoli e del Presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio ed è stata impreziosita dal disvelamento del Monumento alla Pizza Napoletana firmato dal Maestro Lello Esposito, pluripremiato artista partenopeo. L’effigie in bronzo, posta per ora all’ingresso della sede dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, è un omaggio al riconoscimento Unesco dell’Arte del Pizzaiuolo napoletano arrivato nel dicembre 2017; tema dell’opera è quella Pizza Margherita oggi tanto amata nel mondo, la cui fama è collegata al nome di quel pizzaiolo napoletano che nel 1889 la offrì, secondo la tradizione, a Margherita di Savoia, cuocendola – pare (ma qui le teorie sono tante e diverse) – a pochi passi da dove si stanno celebrando le Olimpiadi, ovvero presso il Giardino Torre del Real Bosco di Capodimonte. Fatto curioso: quel pizzaiolo portava proprio lo stesso nome e cognome dell’artista contemporaneo: Raffaele Esposito. La Margherita di Lello Esposito reca al centro quattro foglie di basilico “come un quadrifoglio”, afferma l’artista e 12 fette di mozzarella perché, come sostiene Esposito: “è – e deve essere – sempre il tempo della pizza”.
Subito dopo, è arrivato il momento dell’accensione della fiaccola olimpica per le mani del fondatore e presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, Antonio Pace, accompagnato dai Maestri istruttori e dal Direttivo dell’Associazione. Le parole di benvenuto che Pace ha voluto indirizzare ai partecipanti sono state, come di consueto, colme di gratitudine ma composte con la consueta ironia che contraddistingue il decano di questo patrimonio dell’umanità: “Le Olimpiadi sono un ulteriore tassello affinché si raggiunga ciò che noi auspichiamo, ovvero che nel mondo si sappia giudicare la differenza tra la pizza napoletana e le altre. Noi non diciamo che la nostra sia la migliore [pausa, ndr]… lo lasciamo dire agli altri”.
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Intorno alle 12 sono poi iniziate le gare: oltre 300 le sfide in tre giorni. Cinque le categorie: Verace, Fritta, Gourmet e poi due eccellenze della “napoletanità”: Mastunicola e Calzone. Più una sezione tutta dedicata agli “Amatori”, ossia agli appassionati di pizza fatta in casa.
 
Ecco i vincitori:
 
Amatori
3- Antonio Pascarella (Italia)
2- Dante Malagrino (USA)
1- Kamil Blastcyck (Polonia)
 
Calzone napoletano
3- Marcello D’Affinito (Italia) -> da ricercare
2-Ylhang Yj (Malesia)
1- Raffaele Baratto (Italia)
 
Pizza fritta
3- Simone Ferdinando Infusino (Italia)
2- Gennaro Esposito (Italia)
1- Carmine Apetino (Italia)
 
Mastunicola
3- Tòmas Voltski (Polonia)
2- Gennaro Sabbarese (Svizzera)
1- Luca Di Massa (Italia)
 
Per Gourmet
3- Francesco Pone (Italia)
2- Zemislaw Zudlarek (Polonia)
1- Senal Bulut (Turchia)
 
Vera Pizza Napoletana
3- Marcos Roberto Oliveira da Silva (Brasile)
2- Domenico Martucci (Italia)
1- Cristiano De Rinaldi (Italia)
Nel corso della serata, sono poi stati attribuiti anche 5 Premi Speciali.
 
Premio Speciale Alfredo Fico jr, giovane pizzaiolo scomparso prematuramente nel 2019
A premiare il vincitore è stato il papà, Ernesto Fico. Il premio è andato a Diego Santucci (17 anni)
 
Premio Speciale Maggior distanza
dal Cile, Gonzalo Garay Varo
 
Premio Speciale Prima donna
alla donna prima classificata nelle gare a Federica Mignacca
 
Premio Speciale Miglior fornaio
ex aequo a Salvatore Santucci e Federica Mignacca
 
Speciale Pizza delle nazioni 
Premio alla memoria di Lello Surace, alla nazione che si è maggiormente contraddistinta nelle gare
3- Polonia
2- Turchia
1- Italia
 
A tutti loro le nostre più sentite congratulazioni. Nel concludere le celebrazioni, il Presidente Pace ha affermato: “Siamo presenti in 157 Paesi e siamo contenti di ciò che abbiamo realizzato. La prima classificata in queste Olimpiadi è l’Italia perché finalmente siamo riusciti anche in casa nostra a trasmettere quel messaggio di attenzione a questo prodotto. Grazie a chi ci è stato più vicino in questi anni: USA e Giappone”.
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La Redazione

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