Il Forastero, meno pregiata, fornisce il 90% del cacao ed è la più diffusa e coltivata, soprattutto in Africa occidentale, Brasile e Asia del sud est. Gli alberi sono più robusti e resistenti alle intemperie e danno un raccolto maggiore. I suoi semi sono violetti e dal sapore lievemente amaro. Alcune qualità tuttavia sono più fini e aromatiche: tra queste meritano di essere menzionate il cacao Arriba o Nacional, dall’Ecuador. Infine il Trinitario, ibrido dei primi due, con caratteristiche intermedie e che fornisce l’8% del cacao. Originario della bassa Amazzonia, viene coltivato in Messico, Caraibi, Colombia, Venezuela, Asia Sud-Orientale. Tra le varietà di Trinitario che meritano di essere citate, c’è il cacao Hispaniola, un misto tra un Criollo e un Trinitario che proviene dalla Repubblica Dominicana. Nonostante questa sia la classificazione più nota, bisogna precisare che spesso in realtà le piante in natura sono ibridi di queste 3 famiglie: recenti ricerche genetiche hanno quindi rivisto questa rigida classificazione approfondendo le caratteristiche varietali.
L’albero del cacao fiorisce e produce frutti durante tutto l’anno ma il raccolto si concentra in due periodi, quello principale, che inizia alla fine del periodo delle piogge, in ottobre, e dura fino all’inizio del periodo secco ed il secondo raccolto, più ridotto, che avviene nel mese di marzo, all’inizio del successivo periodo di pioggia.