La pizza, infatti, è il piatto più amato dagli italiani e non solo. Anzi, è una vera e propria istituzione, nonché un vanto della cucina italiana. È tuttavia oggetto di stereotipi, che ruotano attorno alla salute. Secondo le credenze comuni, la pizza è buona e vale la pena di essere consumata, ma allo stesso tempo fa male e fa ingrassare. C’è da far chiarezza a tal proposito, in primo luogo, se si escludono rare eccezioni, nessun piatto fa ingrassare in quanto tale. In secondo luogo, prima di farsi cogliere dai dubbi e dalle preoccupazioni, occorre fare mente locale sugli ingredienti che compongono la pizza: nella sua forma base, ovvero la Margherita, troviamo: farina, lievito, sale, olio, pomodoro e mozzarella. Sono alimenti semplici e genuini, che certo non lasciano presagire nemmeno nella peggiore delle ipotesi a chissà quale impatto negativo sulla salute. Dal punto di vista nutrizionale, la pizza è da considerarsi un piatto unico (anche se non perfettamente equilibrato), poiché, come definizione vuole, contiene tutti i macronutrienti che dovrebbero essere assunti ad ogni pasto secondo una dieta equilibrata: carboidrati, proteine, grassi, oltre alle fibre.
· La pasta, a base di farina di frumento (oggi anche di altri cereali come Kamut, Farro ecc.), fornisce i carboidrati complessi fonte di energia a lento rilascio per il nostro organismo.
· La mozzarella è un formaggio fresco, fonte di proteine e di calcio, minerale importante per il metabolismo osseo.
· L’olio d’oliva contiene i grassi monoinsaturi e la vitamina E, consigliati nella dieta mediterranea.
· Il pomodoro fornisce fibre, vitamine (soprattutto vitamina C) ed antiossidanti (licopene) in grado di ridurre i danni causati dai radicali liberi.
· Il basilico è ricco in vitamina A ed altri antiossidanti importanti, per la salute del nostro organismo come la vitamina C.