Pare che, per quanto riguarda i comparti food e saponi/detersivi, i giornalisti della Reuters abbiano portato alla ribalta la notizia che Unilever, impegnata pubblicamente nella riduzione dell’impatto ambientale delle sue confezioni più inquinanti, abbia usato la sua influenza (a livello locale) per fare pressioni su politici e commissioni affinché non passassero alcune leggi di tutela ambientale. Queste leggi avrebbero avuto un impatto economico importante sul profitto della multinazionale, con sanzioni e divieti di com- mercializzazione, proprio verso le linee di prodotto che l’azienda sta eliminando nel resto del mondo per ridurre l’impatto ambientale. Purtroppo, in alcune nazioni in via di sviluppo, queste confezioni singole sono proprio quelle maggiormente profittevoli in quanto si vendono più pezzi ad un minor costo... ma al costo ambientale di essere le più inquinanti! Questo esempio ci mostra come anche l’azienda che pubblicamente sembri la più attenta sul tema “green”, può nascondere un “dark side” dal quale si evincono tutt’altri scopi. Purtroppo, un sistema tanto comune quanto ignorato perché avrebbe bisogno di spiegazioni che arrivino al cuore di qualcosa che con il cuore non ha nulla da spartire... Qualora voleste approfondire, l’indagine si trova in libera lettura sul sito di Reuters.