La prima regola che il personale di sala di qualsiasi livello (direttore, maître, cameriere) deve rispettare riguarda la cura della propria persona. Chi opera in sala deve essere vestito in modo corretto, non con pantaloni corti o sporchi o con un maglione stantìo, ma con un completo in perfetto ordine. Se in sala operano più persone tutte devono essere vestite allo stesso modo (divisa di servizio), salvo i proprietari. In pizzeria, proprio perché tradizionalmente ambiente informale, anche il personale può avere una divisa informale, ma pulita e uguale per tutti. Non sono ammessi, soprattutto in cucina, piercing che possono causare infezioni o disturbare i clienti i quali hanno diritto di non essere avvicinati da personale che corre questo rischio. I capelli devono essere in ordine, corti nei maschi e ben raccolti nelle donne, per evitare che qualche capello cada nel piatto. Le mani e le unghie devono poi essere pulitissime e sempre ben curate, senza anelli ingombranti o braccialetti sonanti. La semplicità e la pulizia fanno l’eleganza di chi opera in sala. Il personale di sala deve sempre sapere quello che porta in tavola ed è compito del cuoco, in accordo col direttore di sala (o caposala o maître) informare quotidianamente il personale delle caratteristiche e degli ingredienti dei singoli piatti. Questo briefing prima del servizio è importante nei ristoranti, dove la carta o la stessa composizione dei piatti, specie di pesce, può variare, mentre nelle pizzerie, con sempre le stesse pizze, è sufficiente che il pizzaiolo o il titolare (se altra persona) si accerti che tutto il personale conosca gli ingredienti e le caratteristiche di ogni singola pizza. È poi importante che il personale conosca le bevande disponibili o se non le conoscesse – in diversi ristoranti ci sono centinaia di etichette di vino – è bene che prima di portare al tavolo la bottiglia (vino ma anche birra), legga l’etichetta per saperne le caratteristiche e, per il vino, l’azienda produttrice, l’anno di produzione, il grado alcolico, nonché la corretta temperatura di servizio. Nel muoversi in sala deve essere premuroso, ma mai di corsa; se deve parlare con un cliente deve fermarsi a un metro dal tavolo. Ma in servizio ci si ferma solo per rispondere a domande o per illustrare il piatto. Una caratteristica sempre più importante è la conoscenza di almeno una lingua straniera, almeno l’inglese; meglio se due. Nel Nordest la seconda lingua più parlata dai turisti è il tedesco; nel Nordovest il francese. Fra poco ci saranno sempre più turisti russi e cinesi, e conoscere quelle lingue valorizzerà ristoranti e pizzerie in tutta Italia.