From Farm to Fork: l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea

In lingua italiana significa “Dalla fattoria alla tavola” ed è probabilmente uno dei piani di indirizzo e sviluppo in agricoltura più significativi che la Commissione Europea abbia deciso di implementare. A un anno dalla sua presentazione (20 maggio 2020), la strategia Farm to Fork è quanto mai attuale, alla luce dei segnali di ripresa dopo la pandemia, per la quale le iniziative dell’European Green Deal avranno un impatto molto significativo. Nell’arco di un decennio, entro il 2030, questo piano ambizioso messo a punto dalla Commissione Europea mira a trasformare il sistema alimentare europeo, rendendolo più sano, equo e sostenibile, nel Continente e non solo, come previsto dagli obiettivi della transizione ecologica e su questo argomento Pizza e Pasta Italiana è impegnata da anni ed è felice che la Commissione Europea abbia imboccato una strada necessaria per salvare l’agroalimentare europeo e, di conseguenza, valorizzare e rende più sane e ecocompatibili anche le nostre cucine. Si tratta di un piano strategico che avrà numerose ripercussioni ed effetti nelle nostre abitudini alimentari, perché imporrà a tutta la filiera dei cambiamenti che si riverbereranno nelle colture e nella loro qualità, nella loro disponibilità, nella trasformazione e distribuzione ed infine nei prezzi.
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Come nasce il tuo nuovo locale? Con quale identità vi presentate?

La strategia Farm to Fork (F2F) è il piano decennale messo a punto dalla Commissione per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. È la prima volta che l’Unione Europea cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure e obiettivi che coinvolgono l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, passando naturalmente per la distribuzione. Ogni Stato membro dell’Ue dovrà seguirla, adottando norme a livello nazionale che consentano di contribuire a raggiungere gli obiettivi stabiliti ed i paesi membri godranno di eventuali misure di sostegno aggiuntive nel corso dell’implementazione della strategia. F2F ha alcuni obiettivi strategici di fondo, che sono garantire una produzione alimentare sostenibile ed al contempo garantirne la sicurezza, favorire una filiera sostenibile (dalla lavorazione per arrivare alla ristorazione), ridurre sprechi e frodi. Al fine di perseguire la strategia vengono indicati naturalmente gli obiettivi numerici – da raggiungere entro il 2030 - che vi presentiamo di seguito:
 
Pesticidi:
l’uso dei pesticidi in agricoltura contribuisce a inquinare il suolo, le acque e l’aria. La Commissione adotterà misure per ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici e il rischio che rappresentano entro il 2030.
 
Nutrienti:
l’eccesso di nutrienti nell’ambiente è una delle principali cause di inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua e ha un impatto negativo sulla biodiversità e sul clima. La Commissione agirà per ridurre almeno del 50% le perdite di nutrienti, senza che ciò comporti un deterioramento della fertilità del suolo e vuole ridurre almeno del 20% l’uso di fertilizzanti entro il 2030.
 
Vendite di antimicrobici:
Si calcola che la resistenza antimicrobica collegata all’uso di antibiotici nella salute umana e animale causi 33 mila vittime nell’UE ogni anno. La Commissione ridurrà del 50% le vendite di sostanze antimicrobiche per gli animali di allevamento e per l’acquacoltura entro il 2030.
 
Biologico:
l’agricoltura biologica è una pratica che deve essere ulteriormente sviluppata. La Commissione rilancerà lo sviluppo delle aree dell’UE dedicate all’agricoltura biologica affinché il 25% del totale dei terreni agricoli sia dedicato al bio entro il 2030.
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Qual è il tipo di cliente cui vi riferite?

L’adesione dei Paesi dell’Unione al piano non è obbligatoria ma, nel momento in cui implementeranno norme e leggi - o quando dovranno allinearsi a norme comunitarie già in vigore - saranno vincolati a rispettare gli obiettivi stabiliti dalla Commissione. Essendo obiettivi ambiziosi infatti le buone intenzioni e le dichiarazioni di principio non possono bastare: F2F dovrà trovare una corrispondenza ed una consequenzialità anche nella Politica Agricola Comune e nei piani dei diversi paesi che – ulteriore elemento di complessità – dovranno essere per forza di cose il più possibile omogenei tra loro. Ci troviamo quindi di fronte a forti cambiamenti, che coinvolgono le Università, tutti i tipi di scuole, le industrie agroalimentari, nonché gli operatori del settore, ristoratori, cuochi e pizzaioli compresi, che dovranno essere preparati alle richieste di una società in forte cambiamento, anche ecologico e biologico.
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A cura della redazione

Marzia Buzzanca

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