Alfonsino & Rushers

Il modello italiano della delivery

Il filosofo Blaise Pascal diceva: “Per conquistare il futuro bisogna prima sognarlo” e, a proposito del futuro della delivery e della conquista di un primato tutto italiano, ho avuto il piacere di intervistare Carmine Iodice, CEO di “Alfonsino”, società italiana quotata su “Euronext Growth Milan” e specializzata nel servizio di order & delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni.
 
Iodice mi ha raccontato che dalla fine dello scorso anno Alfonsino ha trovato in “Rushers” (servizi dedicati al last-mile delivery) la soluzione e la chiave per potenziare il proprio modello di business e affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Nata nel luglio 2023 come società controllata di “Alfonsino”, “Rushers” si configura come un marketplace che rivoluziona il concetto di food delivery con un modello innovativo, ponendosi come punto di riferimento nel panorama italiano. Questo cambiamento ha significato stravolgere in otto mesi il lavoro fatto nei precedenti sette anni ottenendo in cambio un risultato straordinario sulla marginalità “Rushers” è un progetto al centro del quale c’è l’idea di creare un ecosistema flessibile e autonomo per i rider, i rushers appunto, che possono liberamente scegliere gli ordini da consegnare, definire i propri orari di lavoro e stabilire i prezzi delle consegne.
Un approccio diametralmente opposto a quello dei giganti del settore, che spesso impongono condizioni contrattuali rigide e limitate possibilità di manovra ai rider. Liberamente ispirato ad altri casi di successo, “Rushers” si pone come “l’Airbnb dei fattorini" e quindi lascia ad ogni rider la possibilità di scegliere se accettare una consegna e la tariffa alla quale offrire la propria professionalità senza essere penalizzati da un algoritmo insensibile al mercato, al momento ed alla qualità del servizio.
 
Il modello di “Rushers”, infatti, si traduce in vantaggi concreti per tutti gli attori della filiera:
  • I riders godono di maggiore autonomia e flessibilità, potendo conciliare al meglio lavoro e vita privata, oltre ad avere la possibilità di aumentare i propri guadagni, grazie alla libera determinazione dei prezzi di consegna, fatta attraverso un’asta con il fattorino che imposta il suo prezzo sull’app e la piattaforma che, in determinati momenti, aggiunge il riconoscimento di un risparmio sul carrello per non penalizzare il cliente finale ma senza mai intaccare il compenso del rider.
  • I ristoranti, a loro volta, beneficiano di un servizio di consegna più efficiente e capillare, con fattorini che lavorano con maggiore soddisfazione e con la possibilità di raggiungere un bacino di utenza più ampio e di fidelizzare i clienti con un servizio migliore.
  • I consumatori finali possono usufruire di un servizio più rapido e personalizzato, a prezzi competitivi e con la valorizzazione del lavoro dei migliori operatori.
Risultati incoraggianti confermano, a meno di un anno dalla sua nascita, il successo della formula “Rushers”. Già a dicembre 2023 la piattaforma gestiva l’80% degli ordini di Alfonsino, operando su 22 dei centri in cui la società è attiva. I risultati del quarto trimestre 2023 sono a dir poco entusiasmanti: su un campione di 51.231 ordini food evasi tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2023, “Rushers” ha generato un incremento del margine per ordine del 276%, passando da una media di 1,26€ del modello tradizionale a ben 4,63€. Ad oggi, “Alfonsino” festeggia il successo dell’integrazione al 100% della piattaforma proprietaria “Rushers” all’interno del proprio modello di business, con oltre 3300 rushers iscritti.
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Un cambio di paradigma per la redditività

Il margine per ordine, come noto, rappresenta un indicatore chiave per valutare l’efficienza di un’azienda nel settore del food delivery. Esso tiene conto di tutti i costi e ricavi strettamente legati alle consegne, escludendo quelli non direttamente associati al volume di produzione. I dati di “Alfonsino” evidenziano un vero e proprio cambio di paradigma, con “Rushers” che si dimostra un vero e proprio volano di redditività in un momento nel quale tutte le multinazionali della delivery evidenziano bilanci fortemente in perdita legati principalmente ai costi dei riders e modelli di algoritmi standard che non valorizzano il servizio di consegna. A tal proposito, nel primo trimestre del 2024, “Alfonsino” ha registrato un miglioramento dell’EBITDA del 53% rispetto allo stesso periodo del 2023. A partire dal 1° febbraio 2024, il successo di “Rushers” ha portato l’azienda a compiere un ulteriore passo decisivo: il nuovo marketplace dedicato alle consegne ha preso in gestione la totalità degli ordini della divisione food & groceries, che rappresenta la principale linea di business di “Alfonsino” e che opera in tutti i centri in cui la società è attiva. Sono esclusi dal nuovo modello gli ordini take-away, che al momento rimangono sotto il modello precedente.
 

Soddisfazione e ambizioni future
 
“Gli straordinari risultati ottenuti da Rushers nel periodo di osservazione confermano la bontà del progetto e ci riempiono di fiducia per il futuro”, ha commentato il CEO Carmine Iodice. “Visto il successo del nuovo modello, stiamo procedendo speditamente al suo posizionamento commerciale con l’obiettivo di renderlo un benchmark di riferimento nel settore del food delivery”. Un’altra considerazione importante sta nel fatto che, secondo Iodice, “per i fattorini la proposta di Rushers rappresenta il secondo lavoro ideale perché nei piccoli centri questo tipo di attività è un’integrazione che resta nei 5000 € annui di compenso e quindi non obbliga ad aprire partita iva. Per chi, invece, decidesse di farne una professione stabile, la valorizzazione del costo di consegna rappresenta un guadagno sia economico che sociale, con la valorizzazione di una professionalità troppo spesso sminuita”.
Le aspettative per “Rushers” sono alte e l’azienda punta a sfruttare la sua quasi totale autonomia per consolidare la propria leadership nel mercato italiano. L’obiettivo è quello di affermarsi come un punto di riferimento per l’innovazione e l’efficienza nel settore del food delivery, contribuendo al contempo alla crescita e alla redditività di “Alfonsino”.
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Le sfide del futuro

“Alfonsino” e “Rushers” si apprestano ad affrontare alcune sfide importanti: la prima riguarda la concorrenza da parte dei players già affermati nel mercato, che potrebbero reagire con strategie aggressive per contrastare l’ascesa di “Rushers”. La seconda sfida è legata alla necessità di garantire un servizio di alta qualità, sia in termini di efficienza delle consegne che di soddisfazione dei clienti. Per continuare a crescere, sarà fondamentale investire in tecnologia e nella formazione dei riders con le best practices, regole comportamentali e linee guida del servizio. Considerando i benefici in termini di redditività e marginalità che “Rushers” sta portando al business di “Alfonsino”, il gruppo sta lavorando insieme agli advisors per realizzare un aumento di capitale volto a supportare la crescita dei volumi, la presenza territoriale e l’esplorazione di opportunità di sviluppo ulteriore per linee esterne.
Mi auguro che questa esperienza possa essere un esempio per migliorare la condizione dei riders e gli indici economici nel settore della food delivery italiana che, pur essendo un mercato relativamente giovane, per la prima volta ha innovato il settore.
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di Domenico Maria Jacobone

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