Gli affari non vanno in vacanza: Tecnologie estive

In Lombardia e, soprattutto, nella provincia di Milano, abbiamo visto crescere e fiorire negli ultimi anni una moltitudine di startup legate al mondo del Food Tech e declinate tra prodotti, servizi e software che seguono la richiesta di tecnologie avanguardistiche anche nel mondo della ristorazione e del rapporto con i clienti.

Come si sottolinea da più parti, la pandemia da Covid-19 è stata un grande acceleratore dell’influenza della tecnologia sulle nostre scelte quotidiane e ha mutato alcune abitudini rendendo il nostro approccio meno ritroso alla food delivery, alla spesa a domicilio e all’attenzione su igiene e sicurezza alimentare.

Vista la grande diffusione di aziende in tutte le regioni, non si può certo parlare di un polo esclusivo, ma sicuramente la città ambrosiana ha visto proliferare aziende che - ognuna a suo modo - hanno influenzato o influenzeranno il nostro immediato futuro.
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Negli ultimi mesi, con la crisi energetica ed alimentare derivante dall’invasione dell’Ucraina, abbiamo anche cominciato a rivedere i parametri di sostenibilità e a ricercare consumi consapevoli.

Nonostante l’estate ormai iniziata, il food tech non va mai in vacanza e, nelle righe che seguono, vi accompagno nella conoscenza di qualche azienda lombarda, il cui brand magari vi è già noto ma che merita attenzione da parte della ristorazione: non solo servizi, ma prodotti, software ed innovazione che portano un indiscusso vantaggio. Partendo dai veterani (ormai non più startup), dal 2012 ad oggi ecco svettare l’esempio di Tannico: alzi la mano chi non ha mai sentito questo nome!
Una delle prime enoteche online, che ha saputo affermare la vendita digitale del vino e che si pone oggi come primo player italiano di questo settore. Tannico è attualmente in espansione verso il mercato europeo nel commercio online degli alcolici grazie all’ingresso in azienda del gruppo Campari, che ne ha rilevato il 49%, con una sezione specificatamente dedicata alla ristorazione.
Nel 2017 sul mercato si è affacciato Deliveristo, marketplace B2B dedicato esclusivamente alla ristorazione professionale, che mette in contatto i player Ho.Re. Ca. con aziende dell’agrifood, realizzando un’accurata selezione di prodotti. Deliveristo, seguendo un modello di drop-shipping (cioè: l’ordine arriva dal ristorante al produttore, che si occupa direttamente di consegnarlo), offre un catalogo in costante ampliamento, digitalizzando la filiera e mettendo in contatto diretto chef e produttori. Passando alla produzione agricola, alle porte di Milano si trova Planet Farms, una tra le più grandi fattorie verticali d’Europa. Planet Farms ha ingegnerizzato una produzione fortemente automatizzata e sostenibile di insalate, che vengono coltivate senza pesticidi, a residuo zero e con un ridotto consumo di acqua. Il più grande lavoro è stata la selezione di sementi puri, di piante che con i cambiamenti climatici potrebbero non essere più coltivabili in campo e che invece - grazie alla futuristica tecnologia impiegata - trovano un nuovo habitat.
  
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Dalla produzione alla rivendita: a Milano trovate L’Orto di Jack che nasce nel 2017 come “orto per la ristorazione”. Si propone come marketplace B2B (e anche B2C) che offre un’ottima selezione di prodotti ortofrutticoli al dettaglio - ed ovviamente all’ingrosso - per la ristorazione. È molto interessante la possibilità di fare la spesa online attraverso il sito, che integra il controllo della provenienza e certificazione dei prodotti con la possibilità di avere assistenza all’acquisto.
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Non possiamo dimenticare le donne imprenditrici del settore.

Meracinque è una startup agricola con sede in provincia di Mantova, specializzata nella coltivazione e produzione di riso Carnaroli. Fu fondata dalle cinque giovanissime sorelle Tovo insieme al padre, agronomo ed innovatore. L’azienda ha creato un modello produttivo di grandissimo livello, configurandosi come gruppo familiare che ha realizzato un sogno: la coltivazione del riso Carnaroli in agricoltura 4.0, tracciata in blockchain e soprattutto “micro natural” ovvero priva di pesticidi ed insetticidi durante la produzione. Meracinque è una piccola realtà nata dalla coesione familiare e portata con successo nel mondo Ho.Re.Ca. e successivamente in GDO specializzate. Quest’azienda può però essere un grande esempio di ritorno alle origini attraverso processi innovativi. Nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, il riso di Meracinque è contenuto in packaging sostenibile e completamente compostabile/biodegradabile.
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Tra l’altro, la Germania ha da poco posto il veto ai contenitori cibo per delivery usa e getta e, nell’immediato futuro, questa potrebbe essere la nuova rivoluzione nel mondo della delivery!

In questi anni abbiamo affrontato in diversi articoli e da diverse prospettive la diffusione e l’innovazione nella food delivery e verso la nuova frontiera della sostenibilità. A proposito di circolarità e sostenibilità, non posso non citare la startup milanese Around che si pone lo sfidante obiettivo di innovare il packaging della delivery. Around propone l’utilizzo di contenitori plastici studiati per trasportare cibi diversi, che siano lavabili, riutilizzabili più volte, che hanno lo spazio per i QR-code di tracciabilità collegati all’app Aroundrs. Questa app consente ai ristoratori di comunicare con la clientela e, attraverso l’opzione “Zero Food Waste”, di proporre il cibo invenduto ad un prezzo agevolato per evitare lo spreco alimentare.
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Sempre più spesso si parla della difficoltà nel reperire e gestire il “capitale umano” nella ristorazione: il personale.

Ecco perché dedico le ultime righe di questo articolo a Restworld, che si pone come filtro e punto d’incontro altamente specializzato nella ricerca e gestione delle risorse umane nel mondo dell’Ho.Re.Ca. Restworld si colloca come garante della professionalità del personale proposto agli imprenditori, facilitando loro il compito della selezione di nuovi collaboratori. Restworld è un’azienda che non cura solo un servizio di collocamento, ma che cerca di essere influente anche nell’impatto sociale del lavoro nella ristorazione.
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di Domenico Maria Jacobone

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