Prima di affrontare qualunque discorso sulle cose che cerca il celiaco quando è fuori casa, nei locali della ristorazione in genere, bisogna fare una premessa importante. Il celiaco è per definizione un intollerante permanente al glutine, che per stare bene deve evitare questa proteina nella sua alimentazione. Questo vuol dire che, in un paese come l’Italia, il celiaco deve evitare il pane, la pizza e la pasta, che rappresentano gran parte dell’alimentazione giornaliera dell’Italiano medio. Se ci trovassimo in Messico o in Cina, il celiaco soffrirebbe molto meno la mancanza di questi prodotti nel quotidiano. Detto ciò, l’attenzione del celiaco italiano verso questi prodotti a base di frumento è decisamente notevole e quello che spesso si cerca nell’alimentazione fuori casa è il sostitutivo gluten free di questi prodotti o similari. Questa ricerca è avvalorata dal principio che tutto ciò che è proibito, in genere, attrae molto di più l’attenzione delle persone.
Ma come si collega questa premessa alla presenza dei dolci senza glutine nella ristorazione?
La risposta è più banale di quello che sembra e tutto nasce da un principio: molti dolci sono (o dovrebbero) essere naturalmente privi di glutine. Può sembrare strana questa mia affermazione, ma provate a pensare ad una delle preparazioni base di tanti dolci, il Pan di Spagna che, nella sua ricetta tradizionale è realizzato con amidi, non con farina. Allo stesso modo, le creme che, per mantenere la tipica morbidezza, sono realizzate con amidi e non con farine, che le renderebbero “collose”.