Viviamo un mondo nel quale la formazione professionale e professionalizzante assume un aspetto sempre più verticale e specializzato, ma si sente sempre più spesso l’esigenza di aggiungere competenze trasversali che possano aiutarci nella gestione della quotidianità.
Nel momento in cui si deve coordinare un ristorante, le competenze trasversali sono l’ingranaggio fondamentale per far funzionare un team. Le persone capaci di adattarsi a svolgere con flessibilità diversi compiti e di ‘collegare’ tutti i membri della squadra per favorire il team working sono un bene difficile da reperire, ma allora perché non lavorare sulla crescita e sulla formazione?
Da dove partire? Qual è il primo passo?
Nell’acquisire nuove competenze partirei proprio da Google, perché offre programmi di formazione on demand con i Google Digital Training, gratuiti e che per la clientela business hanno anche dei tutor o degli assistenti a supporto degli imprenditori.
Altra preziosa risorsa sono i vostri fornitori di servizi e programmi:
Non parlo solo di formare nuovi manager, aspiranti imprenditori o il personale che dopo anni di lavoro vuole fare il salto di qualità e crescere in ruoli sfidanti, ma è importante frequentare corsi di aggiornamento per tenersi al passo con l’innovazione, anche per chi ha già anni di esperienza alle spalle.
Negli ultimi anni la richiesta si è spinta nel volere acquisire competenze di marketing con focus che spaziano dal menù engineering a comunicazione e marketing strategico e digital.
la pandemia da Covid19 che ha falcidiato la ristorazione negli ultimi due anni, è stata la molla per alcuni imprenditori e manager per dedicare il ritrovato tempo del lockdown alla formazione.
In conclusione, potremmo definire le competenze del ristoratore del futuro sempre più trasversali tra cucina, gestione del team, gestione finanziaria e comunicazione.
il nostro settore è una corsa di cui non si conosce il punto d’arrivo, ma il bello sta proprio nell’allungare il tragitto e potremmo definire la formazione come il carburante per alimentare questo viaggio.
di Domenico Maria Jacobone