È doveroso dare atto ai mugnai italiani – spesso grandi, moderni e bravi imprenditori – di offrire a panettieri, pizzaioli, pasticceri, casalinghe delle ottime farine e i laboratori interni ai mulini sono costantemente al lavoro per garantire farine sane, igienicamente perfette, con caratteristiche adatte alle varie preparazioni.
Resta comunque vero che l’Italia, per quanto riguarda la farina, dipende in grandissima parte dall’estero. Eppure ci sono ancora molti terreni incolti o non correttamente impiegati, adatti alla coltivazione degli antichi grani italiani. Sappiamo bene che dovremo continuare a ricorrere all’estero, ma aumentare la produzione di Khorasan, Tumminia, Senatore Cappelli, Gentil Rosso, Frassineto, Verna, Mentana e simili significherebbe qualificare ancor più i prodotti dell’arte bianca italiana, fondamentali per caratterizzare il made in Italy gastronomico, che è poi la vera ricchezza dell’Italia.